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sabato 9 febbraio 2008

Roma, bullismo, scuole e gay. Per Telefono Rosa meglio pluralità di voci.

Presidente Moscatelli: evitare provocazioni, essere costruttivi.

(Apcom) - Posto che è sempre un bene quando ci si confronta con gli adolescenti di bullismo, forse i corsi organizzati dal circolo omosessuale Mario Mieli che partiranno la prossima settimana in alcune scuole di Roma "avrebbero potuto essere strutturati in altro modo". Per Maria Gabriella Moscatelli, presidente di Telefono Rosa, sarebbe infatti stato "meglio fare dei corsi che danno voce a tutti, nei quali diversi esperti si alternino nel parlare ai ragazzi esplorando i diversi punti di vista sulla diversità e la violenza".

Telefono Rosa sta curando dei corsi 'tipo' per alcune figure di operatori, finanziati dal Comune e avviati in quattro municipi di Roma, strutturati sul principio di diversi esperti che trattano ognuno un argomento: questo, per la Moscatelli, sarebbe "l'esempio giusto da seguire, non quello di 'corsi-accetta' che affrontano il problema bullismo da un unico punto di vista. Se anche i corsi organizzati dal Mario Mieli raggiungessero il bersaglio - prosegue in una intervista telefonica - si svilupperebbe prima, come sta già accadendo, una tale polemica che i ragazzi ne uscirebbero confusi. Il corso, già prima di partire, si snatura: in queste cose è inutile fare provocazioni - conclude - c'è spazio per tutti, meglio cercare di essere costruttivi".

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"Italia rialzati!". Al meeting del Circolo della Libertà forte attacco di Berlusconi ai "partitini".

Berlusconi: ''I voti fuori da Pdl e Pd sono inutili e dannosi".

"Devono sapere i cittadini che i voti dati fuori dal bipolarismo (Pdl e Pd) sono voti inutili, sprecati, anzi pericolosi". Cosi' Silvio Berlusconi durante il suo intervento al meeting del Circolo della Libertà, in corso a Milano. Berlusconi si è rivolto agli elettori affinché non "sprechino" il loro voto alle prossime elezioni e ha spiegato se votare "al di fuori di questi due pilastri" a favore di piccoli partiti é addirittura pericoloso "perché in questo modo gli daranno forza di ostacolare i progetti".
Grazie Mastella - Il Cavaliere sottolinea che "il frazionamento della politica é un male" e ha sottolineato che "la grande novità delle prossime elezioni non è la divisione nella sinistra e il Pd ma il grande schieramento del popolo della libertà. Un obiettivo che inseguivo da sempre". "Siamo riconoscenti a Mastella per la caduta del governo Prodi", ha aggiunto il Cavaliere, "senza Mastella Prodi sarebbe ancora al governo, la riconoscenza è uno dei valori che abbiamo anche in politica". "Ieri sera con grande senso di responsabilità Bossi mi ha detto che presenterà il suo simbolo solo dove la Lega ha numeri alti, quindi al nord", ha detto ancora l'ex premier.

Gli auguri al Pd - Il leader di Forza Italia fa gli auguri al Partito democratico, sperando che anche in Italia nasca una sinistra "democratica ed europea". "Finalmente una sinistra cosiddetta moderata e riformista comincia a capire - ha detto Berlusconi - speriamo che la loro decisione di presentarsi da soli alle elezioni sia una decisione storica destinata a durare nel tempo, non solo una strategia elettorale, magari con il ripensamento di riunirsi con la sinistra subito dopo le elezioni. Speriamo che nasca finalmente un partito veramente democratico e veramente europeo. Auguri".

Decisione giusta - Secondo Berlusconi comunque la decisione del Pd di presentarsi da soli alle elezioni era "necessaria e indispensabile. Non potevano fare altrimenti, dopo il fallimento del governo non potevano presentarsi insieme alla sinistra. E' una decisione che avviene con molto ritardo, considerando che in Inghilterra i laburisti lo hanno fatto negli anni Trenta, i socialdemocratici tedeschi nel dopoguerra".
L'incontro con Bossi - Il Cavaliere ha anche parlato del suo incontro con Umberto Bossi tessendo le lodi del leader del Carroccio: "Ho fatto notte con la Lega e con Bossi e ho constatato la sua lealtà, il suo grande senso di responsabilità. Bossi mi ha annunciato che presenterà il suo simbolo solo laddove la Lega esiste con numeri alti, cioè nel Nord Italia e non nel Centro e nel Sud e questo - sottolinea il Cavaliere - è un atto di grande lealtà e di grande responsabilità".

La stoccata all'Udc - Una stoccata indiretta all'Udc che però apre a Berlusconi. "Sono disponibile a ogni dialogo purché avvenga nella chiarezza e nella serietà'', afferma Pier Ferdinando Casini . ''L'importante - insiste il leader dell'Udc - è che gli italiani sappiano che io lavoro per unire i moderati, non per dividere. Al termine di questa vicenda, ciascuno si dovrà assumere le proprie responsabilità. Sia ben chiaro che per me l'alleanza di centrodestra è la prima opzione che ho davanti".
La risposta di Casini - Per il leader dell'Udc "è il momento della responsabilità e non ho nessuna intenzione di alimentare polemiche che dividono i moderati. L'avversario - rimarca Casini - rimane Veltroni e magari Bertinotti". "Noi - insiste - non polemizziamo con Berlusconi, ma siamo impegnati a polemizzare con Veltroni e con un Pd che presenta un bilancio fallimentare di questa legislatura. Ci auguriamo che i moderati si presentino uniti e, se non sarà possibile, la scelta sarà comunque quella di rappresentare gli elettori moderati nelle urne. C'è bisogno di serietà, alla gente - avverte ancora Casini - non interessano le polemiche, ma un progetto per il futuro del Paese".
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Il servizio si Sky Tg24.

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Piergiorgio e Angelo, due gay insiema da 28 anni e delusi dai politici. A quando i Pacs?

Pensavano che arrivasse con governo Prodi, ma non si arrendono.

(Apcom) Pier Giorgio e Angelo, nel 2005, erano quasi sicuri che il via libera alle unioni civili e al riconoscimento delle coppie di fatto fosse questione di poco tempo. Si presentarono mano nella mano in piazza del Campidoglio insieme ad altre 50 coppie gay per un sì simbolico in una delle piazze più belle della loro amata Italia, e per sperare ancora nell'approvazione parlamentare del disegno di legge sui Patti civili di solidarietà, i Pacs. Loro, che da 28 anni condividono a Roma lo stesso tetto, mostrano con orgoglio al dito l'anello che si sono regalati per le nozze d'argento, traguardo passato con successo tre anni fa. E mentre parlano si scambiano dolci sorrisi e tenere occhiate d'intesa. "Ci sembrava che in quel periodo si potesse davvero fare qualcosa - dice Angelo - per noi e per tutti quelli che vivono nella nostra condizione".

Il sogno di vedere riconosciuti i diritti come coppie di fatto per ora si è fermato, dopo le grandi difficoltà incontrate dai Dico e il successivo accantonamento dell'argomento da parte del governo Prodi. Ma Pier Giorgio e Angelo torneranno alla carica sabato 23 febbraio alle 11.00 nella sala conferenze di Piazza Montecitorio, dove centinaia di coppie di fatto incontreranno i politici per strappare un preciso impegno sul tema. "Ora per lo Stato italiano non siamo nessuno, abbiamo soltanto la stessa residenza", dice Angelo che ricorda: "Due anni fa ci hanno proposto di andare in Canada, a Montreal, per sposarci davanti a un notaio". La tentazione di regolarizzarsi all'estero c'è stata: "Molti lo fanno". Invece dissero di no: ci tengono a sposarsi in Italia: "Ci hanno anche chiesto 700 euro, ma ci sembrava una cosa così anomima", osserva un po' sconsolato Pier Giorgio.

Dalla manifestazione del 23 febbraio, 'un Politico per Due', si aspettano "precisi impegni e non più prese in giro o promesse fumose come finora è accaduto". Per loro, che hanno faticato per "farsi accettare da subito in famiglia e sul posto di lavoro", e che adesso stanno "subendo proprio dallo Stato" le più grandi discriminazioni, la vita trascorre tra i molti amici e l'impegno nel sociale, nel mondo del nuoto, con i progetti di un'associazione che combatte la discriminazione nello sport. Pier Giorgio e Angelo stanno assieme "come una coppia normale", come tutti gli altri "dividiamo tutto", dicono.

Ma il grande desiderio per entrambi è quello di poter un giorno adottare un figlio. "Ci siamo messi assieme quando io avevo 28 anni e lui 23 - ricorda Pier Giorgio - e ci dispiace molto che così come stanno le cose, per noi non ci sia la possibilità in Italia, una volta che non ci saremo più, di lasciare qualche traccia di noi in questo mondo". Del resto, spiega Angelo, fare gli zii "non è la stessa cosa che fare i genitori". "L'amore - dicono sorridenti - è condividere qualsiasi cosa. E noi lo facciamo". Ogni giorno i continui squilli e i messaggini al cellulare aiutano a tenere vivo un sentimento "profondo". "Non smettiamo mai di giocare, ci piace così", chiosa Angelo. E per San Valentino? "Non ci importa, del resto per noi è una festa tutti i giorni".

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In Inghilterra un Vescovo multato per discriminazione nei confronti di un gay.

(Queerway) Un vescovo inglese è stato condannato a fare un corso di formazione sulle pari opportunità e a pagare un giovane lavoratore gay quasi 50 mila sterline per avergli rifiutato un posto di lavoro a causa del suo orientamento sessuale.

John Reaney, 42 anni, si è visto bloccare l'assunzione nella diocesi di Hereford dal Vescovo di Hereford, Anthony Priddis, nonostante le persone incaricate della selezione l'avessero ritenuto il candidato perfetto per quel posto.
Nel corso di un colloquio di due ore con il vescovo Priddis, Reaney ha raccontato di aver dovuto rispondere a delle domande assurde sulla sua sessualità che lo hanno imbarazzato e sconvolto.
Tanto sconvolto da scoppiare in lacrime sulla strada di casa. Tre giorni dopo, il vescovo gli ha telefonato per comunicargli che il colloquio era andato male e che quindi non sarebbe stato assunto.

Reaney, dopo l'episodio, ha deciso di portare gli uffici finanziari della diocesi di Hereford davanti al giudice del lavoro e oggi si è dichiarato felice del risarcimento che gli è stato riconosciuto.
L'uomo ha aggiunto: "Le lesbiche e i gay cristiani che lavorano all'interno della Chiesa Inglese da oggi in poi si sono visti riconosciuti il diritto di essere trattati con umanità".
Ben Summerskill, direttore generale del gruppo Stonewall per i diritti omosessuali, ha aggiunto:
"Siamo molto felici che il tribunale abbia lanciato un segnale così forte, sia per il vescovo che per tutti gli altri datori di lavoro. Il livello significativo del risarcimento ha dato un messaggio molto chiaro. Nessuno, nemmeno un vescovo, è al di sopra di questa legge".

Il risarcimento comprende 25.000 sterline per la perdita di salario che sarebbe derivato dal lavoro negato, 8.000 sterline per la perdita dei relativi diritti pensionistici, 7.000 sterline per danni psicologici, 6.000 sterline per l'offesa subita, 1.320 sterline per l'assistenza legale e 25 sterline per le spese sostenute per la ricerca del lavoro che gli è stato ingiustamente negato.
La diocesi ha dovuto sborsare fin ora circa circa 50 mila sterline per sostenere i costi legali, ma un portavoce ha comunicato che questa cifra è già stata regalata da un donatore anonimo.
Ora dovrà pagare il risarcimento di quasi 47 mila sterline, attingendo a fondi propri.
Reaney, originario di Colwyn Bay, nel North Wales, si era candidato per il posto di lavoro nel luglio 2006.
Aveva già lavorato in due diocesi anglicane, in cui era stato elogiato per i suoi risultati.

Testimoniando davanti al tribunale, il Vescovo Priddis aveva raccontato di aver messo in chiaro con Reaney che una persona che ha una relazione sessuale al di fuori del matrimonio, sia che si tratti di una relazione eterosessuale, omosessuale, bisessuale o transgender, non avrebbe potuto svolgere le mansioni per le quali stavano cercando un nuovo impiegato.
Il vescovo ha anche affermato che il comportamento di Reaney era in contrasto con l'insegnamento della Chiesa ufficiale e che avrebbe potuto avere "un impatto potenziale sulla vita spirituale, morale ed etica all'interno della diocesi".
Stando alla Employment Equality (Sexual Orientation) Regulations del 2003, in Inghilterra è illegale discriminare le persone a causa del loro orientamento sessuale, e la legge non contiene nessuna deroga per le organizzazioni religiose.
Di conseguenza, il tribunale ha stabilito che Priddis ha agito illegalmente e ha discriminato Reaney per motivi legati all'orientamento sessuale.

La corte ha sostenuto che il vescovo avrebbe dovuto considerare solo l'attuale stile di vita di Reaney, che è single, e non avrebbe dovuto fare congetture sui suoi possibili rapporti futuri.
Anni Holden, portavoce per la Diocesi di Hereford, ha detto:
"Siamo consapevoli del fatto che da questo momento in poi, quando inizieremo una ricerca di personale, bisognerà chiarire se si tratta di un requisito professionale essenziale il fatto che il candidato creda e sostenga la fede cristiana e l'ideale del matrimonio, ossia che i rapporti sessuali debbono essere limitati nell'ambito del matrimonio religioso. E' questo è il nocciolo della questione, non l'orientamento sessuale".
Qualunque siano le conseguenze per il futuro, per ora, comunque, il vescovo si farà un bel corso e magari ci penserà due volte prima di farsi venire curiosità pruriginose a proposito dei suoi impiegati.

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Aumentano in Inghilterra i poliziotti gay discriminati dai colleghi.

omofobia polizia gay(Queerblog) La discriminazione nei luoghi di lavoro non è una novità. E’ triste ma curioso notare che gli episodi di omofobia sono molto diffusi, e in crescita, anche tre quei mestieri che dovrebbero sconfiggerla o quantomeno combatterla. Come in polizia.

Esiste in Inghilterra la Gay police association, che si occupa di ricevere segnalazioni da parte degli “officer” vittime di discriminazione per trovare soluzioni attribuendo responsabilità e punendo chi sbaglia.

Pensate che la linea telefonica dedicata nello scorso anno ha ricevuto 350 chiamate, 100 in più dell’anno precedente. Ovviamente i dati reali sono più sconcertanti: sono stati contati 7 mila incidenti di questo genere. Il sommerso di casi non segnalati è spaventoso ma prevedibile.

Ci sono poliziotti che si rifiutano di lavorare con colleghi gay in nome della propria religione, perchè così secondo loro direbbe la Bibbia. Mentre le dirigenze negano il fenomeno, i poliziotti omofobi continuano a sostenere la propria causa in nome di una libertà di religione che si deve scontrare necessariamente con i colleghi omosessuali. Il perchè, lo sanno solo loro.

So di per certo che molti ambienti di lavoro vivono in maniera estremamente serena il fatto che uno o più colleghi siano omosessuali. Molti altri semplicemente non lo dicono, per evitare problemi.

Nel lavoro come nella vita non bisogna recitare: non bisogna scriverlo sui muri, o su una maglietta, ma nemmeno comportarsi da etero che parla di tette e calcio (posto che ad alcuni piacciono comunque entrambe) per non farsi “beccare”.

Nelle relazioni personali tra colleghi è fondamentale essere liberi di poter dire ciò che si pensa. Se questo diventa un limite e si rischia dall’offesa al nonnismo fino alla violenza, è necessario intervenire. La polizia inglese dice di tutelare i poliziotti gay, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Via | BBC

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Heath ledger un centinaio di persone al funerale. Spunta una foto del cadavere. Il video.

Solo i familiari e gli amici più stretti per l'ultimo saluto all'attore ventottenne morto per overdose di farmaci il 22 gennaio. Oltre alla ex fidanzata Michelle Williams, con la quale ha avuto una figlia di due anni, la sorella di Ledger, il padre. Del mondo dello spettacolo c'erano solo gli attori australiani Cate Blanchett, Bryan Brown e Joel Edgerton.

Si apprende nel frattempo che una "persona a lui cara" avrebbe scattato una foto al corpo morto di Heath Ledger e che varrebbe 300 mila dollari. Dopo aver speso soldi inutilmente per il video nel quale l’attore veniva ripreso di nascosto durante un droga party (la messa in onda è stata poi bloccata), ci si domanda se sarà veramente possibile pubblicare la foto del cadavere e chi ne avrà il coraggio.
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Il video del funerale di Sky Tg24

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"I Cesaroni" dal piccolo al grande schermo. La fiction potrebbe diventare un film.

(TGCom) Grandissimo il successo de I Cesaroni in tv. La seconda serie, su Canale 5 ogni venerdì in prima serata, sta convincendo con i suoi ascolti stellari (tra il 30% e il 45% di share venerdì scorso, tra il 25% e il 32% ieri), i suoi produttori a fare progetti a lunga durata: già in programma le riprese in primavera della terza serie, ma in cantiere c'è anche una possibile versione cinematografica delle vicende della famiglia Cesaroni.

I Cesaroni sbarcano dunque al cinema? "E' un progetto cui stiamo lavorando con convinzione, una storia con protagonisti i due giovani Marco e Eva - ha detto il produttore della Publispei Carlo Bixio - Ma sappiamo che è un rischio, un insuccesso metterebbe a repentaglio la serie tv, per questo siamo coscienti che sarà necessario per andare avanti nel progetto avere una sceneggiatura veramente forte". Il successo de I Cesaroni tra i giovani, però, fa ben sperare Bixio: "Siamo convinti che il pubblico giovane, quello che affolla le sale per le nuove commedie sentimentali, ci stia aspettando anche al cinema".

Per ora, comunque, I Cesaroni resta uno dei maggiori successi stagionali di Canale 5, e Carlo Bixio è convinto che uno dei motivi per cui I Cesaroni hanno così tanto successo sia perchè sono gli eredi della commedia all'italiana, "quella che tutti noi abbiamo nel cuore". Ma sono anche tanti altri gli ingredienti del successo della fiction di Canale 5: "Le sceneggiature sono ottime, realizzate da un gruppo di autori, guidato da Fabrizio Cestaro, di grande professionalità - continua Bixio - il cast poi è azzeccato dal primo all'ultimo ruolo e la regia di Francesco Vicario ha fatto il resto".

"Stanno avendo persino più successo di quello che aspettavamo - ha affermato Elena Sofia Ricci - era un anno che la gente ci fermava per strada per chiedere notizie delle nuove puntate e dello sviluppo della storia, capivamo che c'era attesa ma non fino a questo punto". Ma il consenso di pubblico di cui gode la simpatica Lucia, moglie nella fiction del protagonista Claudio Amendola, non rischia forse di "intrappolare" un po' l'attrice in quel ruolo? "Un po' sì - ha confessato la Ricci - ma sono ricambiata dall'affetto del pubblico".

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I cattolici: che c'entrano i gay con delle lezioni antibullismo? E a Milano denunciate violenze contro un gay all'oratorio.

Dopo il Forum delle famiglie e Alleanza nazionale, anche 'Avvenire', il quotidiani dei Vescovi italiani, critica l'iniziativa anti-bullismo di alcune scuole romane promossa dal circolo gay Mario Mieli e patrocinata dal Campidoglio. "Che c'entra quel circolo?", si domanda il quotidiano dei vescovi in un corsivo.
"In base a quali criteri si è stabilito che la 'non sopraffazione' e la 'non discriminazione della diversità' per diventare finalmente materie di studio e di formazione debbano finire per coincidere, incredibilmente, con le posizioni sostenute in certi ambienti gay?", si domanda 'Avvenire'. "Il bullismo del 'politicamente corretto' non fa meno danni di ogni altro bullismo. E l'autentico rispetto per ogni persona ci impone di denunciarlo con la stessa determinazione".

A Milano intanto dopo l'arresto di due adolescenti accusati di violenze e aggressione nei confronti di altri due ragazzi all'interno dell'oratorio dei Padri Sacremantini continuano le indagini per chiarire se vi siano stati precedentemente nell'oratorio altri atti di questo genere.

Risulta stridente e sgradevole per i lettori verificare che l'Avvenire si occupa di più di politica ed ideologie anzichè di fatti concreti come l'aggressione bullista ed omofoba avvenuta in un suo oratorio e soprattutto stupisce che non sia stata stampata da parte del giornale nessuna nota chiarificatriche che spieghi il perchè i responsabili siano stati all'oscuri di tali atti, atti che in sostanza avvenivano sotto i loro occhi.

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Blitz antipedofili in Italia e all'estero. Trovati anche attori in film porno di due anni.

L'operazione scattata stanotte in dieci regioni italiane e in tre paesi stranieri. Oscurato un sito pedopornografico: 16 indagati tra cui un medico e un ufficiale. L'inchiesta coordinata dalla procura di Venezia e dal Centro nazionale per il contrasto alle porno-pedofilie online.

(La Repubblica) Bambini di due anni attori e protagonisti di scene che, chi le ha viste, ha definito "raccapriccianti". Filmati pornografi e scene di sesso, se può essere pornografia e sesso quello dove i principali attori sono bambini inconsapevoli. E tra i "beneficiari" dei filmati ovviamente clandestini, anche un medico chirurgo e un ufficiale della Guardia costiera.

Una operazione contro la pedofilia online è stata portata a termine tra l'Italia, la Turchia e il Portogallo dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni 'Veneto' che ha indagato sedici persone e chiuso un sito internet.

L'inchiesta, coordinata dal pm Massimo Michelezzi e supportata dal nuovo Centro nazionale per il contrasto per la pornopedofilia online, è stata sviluppata in una complessa attività di indagine svolta dalla polizia italiana con i colleghi portoghesi e turchi, attraverso il coordinamento del Servizio per la cooperazione internazionale.

Il blitz ha visto impegnati, in dieci regioni, centinaia di poliziotti tra Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Piemonte. Interventi analoghi sono stati messi in atto in Turchia e in Portogallo in collaborazione con le forze dell'ordine di questi paesi.

Sedici le persone coinvolte nell'indagine tutte collegabili ad un sito web individuato ed oscurato dalla polizia. Tra il copioso materiale sequestrato tra video e foto anche un filmato di 10 minuti in cui le vittime sono bambini di due anni sottoposti a violenze sessuali definite raccapriccianti dagli investigatori. Fra gli indagati persone già coinvolte in indagini di pedo-pornografia, e professionisti tra cui un medico chirurgo e un ufficiale della guardia costiera.
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Vai al servizio di Tg Sky24

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Papa. No a politiche che negano differenze sessuali uomo-donna.

(L'Avvenire) Benedetto XVI si schiera contro le linee culturali e le iniziative politiche che attentano al valore della differenza sessuale tra uomo e donna. "Di fronte a correnti culturali e politiche - ha detto oggi ricevendo in udienza i partecipanti al convegno internazionale 'Donna e uomo, l'humanum nella sua interezza' - che cercano di eliminare, o almeno di offuscare e confondere, le differenze sessuali iscritte nella natura umana considerandole una costruzione culturale, è necessario richiamare il disegno di Dio che ha creato l'essere umano maschio e femmina, con un'unità e allo stesso tempo una differenza originaria e complementare".
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Il servizio di TG Sky24.

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Sei nazioni: Sale la febbre per Italia Inghilterra.

Domenica a Roma la partita, che sarà tramessa in diretta su La7, in uno stadio Flaminio completamente rinnovato.
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Usa: Goldman Sachs paga ai dipendenti anche il cambio di sesso.

(Agr) Anche il cambiamento di sesso tra gli extra pagati ai banchieri di Goldman Sachs. I dipendenti della banca, che gia' possono godere di numerosi extra e bonus, ora potranno anche farsi operare per cambiare sesso a spese del proprio datore di lavoro. Un intervento di questo tipo puo' costare fino a 150 mila dollari.

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Verso l'election gay. Grillini da i numeri ma sono sbagliati.

Si è aperta la caccia al voto di omosessuali, lesbiche e transgender, i radicali in prima fila.

(Flavia Amabile - La Stampa) Tre milioni di elettori possono spostare gli equilibri di un governo. I partiti lo sanno e alcuni si sono già mossi per conquistarne un po'. Tre milioni sono all'incirca gli lgbt: Franco Grillini, senatore ds e presidente onorario dell'Arcigay, lo aveva affermato un anno fa in un'intervista. Come voteranno? Il Pd, la cosa rossa, i radicali, il centrodestra? Tre su dieci dovrebbero votare il centrodestra spiega Franco Grillini. Gli altri sette si divideranno tra centrosinistra e radicali.

Ma il centrosinistra stia attento. La comunità lgbt è molto delusa. Leggete ad esempio la lettera del segretario dell'Arcigay di Perugia inviata al Riformista e pubblicata su gaynews. Troverete lo sconforto di chi ha votato l'Unione sulla base di un programma con delle promesse precise e si ritrova a mani vuote oggi, dopo quasi due anni di scontri epici almeno quanto inutili. Scrive il segretario: 'A noi, spettatori impotenti, sfiancati e ormai piegati all'immutabilità di questo copione, è rimasto un unico compito, quello di battere le mani al vincitore, sempre abilmente mascherato ma sempre lo stesso da decenni. In questo melodramma magnificamente interpretato, i cittadini gay e le cittadine lesbiche di questo paese hanno una ragione in più per vederci nero'.

Ad essersi mossi per tempo sono senza dubbio i radicali. Hanno resuscitato il vecchio Fuori e lo hanno ribattezzato 'Certi Diritti'. Nascerà ufficialmente il primo marzo alla Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo. Una giornata intera di Congresso costitutivo per parlare di unioni civili, adozioni gay, famiglie e omosessuali, antimofobia.

Oggi la comunità lgbt sarà in piazza a Roma per la no-Vat, la manifestazione contro il Vaticano e la sua politica. L'anno scorso erano pochi, quest'anno saranno molti ma molti di più. Ed anche questo è un segnale che i partiti non potranno non raccogliere.

Per concludere, volevo farvi vedere il calendario creato dall'associazione 'Napoli vive, io la difendo'. Alcune mamme di Napoli disposte a tutto pur di attirare l'attenzione sulla terra dove i loro figli dovranno crescere, devastata da tonnellate di macerie, hanno posato scambiandosi un bacio al femminile all'ombra di una montagna di rifiuti e di un prete che guarda loro con l'aria di condannarle invece che i rifiuti. Sotto una domanda provocatoria: ' Che peccato!!?'

Una domanda che giro a voi: qual è il vero peccato? Far crescere dei bambini fra i rifiuti o un bacio omosessuale?

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