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mercoledì 26 marzo 2008

GayLib sceglie il voto disgiunto. Un colpo al cerchio ed uno alla botte...

L’associazione gay di centrodestra appoggia il candidato socialista al Campidoglio e tutti i candidati nei municipi sensibili alle necessità della comunità glbt romana.

GAYLIB LAZIO: A ROMA VOTO DISGIUNTO. GRILLINI SINDACO E MASSIMO ERASMO (MPA) AL CONSIGLIO COMUNALE.
GayLib Lazio alle elezioni comunali di Roma sosterrà tutti i candidati glbt ed eterosolidali che si faranno carico di rappresentare i cittadini glbt e le coppie omoaffettive nei vari ambiti di competenza comunale.
Nello specifico chiediamo a tutti i candidati dei vari municipi che intenderanno avere la simpatia e il sostegno di GayLib Lazio che si curino di ampliare tutte le delibere di ambito assistenziale e socio-sanitario (accesso alla graduatoria per le case popolari...

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Euro a luci rosse. Pornoattrici sulle banconote.

(Hai sentito) In tempi di magra, tutti i soldi che possono essere spesi nei negozi sono una manna del cielo. Anche se non portano stampate le immagini che siamo abituati a vedere su monete e banconote. E così perchè non utilizzare il Sexy Euro che potete vedere nella nostra galleria di immagini? Chissà, magari il suo potere di acquisto è maggiore…

Sexy Europe, un’azienda grafica molto nota, ha deciso di prendere i normali euro, sia monete sia banconote, per trasformarli in oggetti a luci rosse. Per le banconote sono state scelte alcune famose pornoattrici, che vanno a sostituire i simboli attuali, molto più casti e dal sex appeal pari a zero. Per le monete, invece, è stato scelto il kamasutra.

Perché quello che è già molto sexy “davanti”, può essere ancora più bello “da dietro”!“: questo il motto del lancio di questa sexy moneta.


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Nicolas Vaporidis guadagna soldi solo ora?

Nicolas Vaporidis(Gossipblog) In un’intervista rilasciata al settimanale “A”, Nicolas Vaporidis fa una confessione molto poco comune tra i professionisti dello spettacolo, parlare di soldi. Ecco cosa dice rispetto ai suoi esordi:

“Per Notte prima degli esami non ho preso un centesimo. Non le dico la cifra perchè riderebbe. Col sequel è andata un poco meglio, ma i soldi veri sto iniziando a guadagnarli solo adesso. Se ne sono andati tutti nell’acquisto di una casa e ho dovuto fare un mutuo, altrimenti non mi sarei mai potuto permettere di ristrutturarla”.

Quindi, riassumendo: fino a pochi anni fa non guadagnava molto poco. I soldi veri li guadagna ora e quelli che aveva gli hanno permesso l’apertura di un mutuo. Sbaglio, o la sensazione che la sua percezione del “non ho preso un centesimo” e del “un poco meglio” sono un tantino falsate?

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Il Pride nazionale a Bologna in giugno. Si teme bassa partecipazione per una connotazione politica troppo di parte e strapaesana.

La manifestazione nazionale confermata. Dai giardini Margherita a piazza VIII Agosto. Sfilando per i viali, poi giù per via Don Minzoni e via dei Mille. E’ l’ipotesi di percorso, quasi definita.

(Luca Orsi - Il Resto del Carlino) Dai Giardini Margherita a piazza VIII Agosto. Sfilando per i viali, poi giù per via Don Minzoni e via dei Mille. E’ l’ipotesi di percorso, quasi definita nei dettagli, su cui stanno lavorando la Prefettura e gli organizzatori del Gay Pride nazionale di sabato 28 giugno. Una manifestazione omosessuale che, secondo le prime stime, potrebbe superare il tetto delle 25mila presenze. Anche per questo è stata scartata l’idea iniziale di fare passare il corteo per il centro, con chiusura della manifestazione e festa finale in piazza Maggiore. Prefettura e Comune hanno voluto minimizzare l’impatto della manifestazione sul centro storico. Visto l’afflusso di gente previsto, piazza VIII Agosto è stata ritenuta anche dalle forze dell’ordine la scelta migliore, in termini di sicurezza e controllo.

Da quanto si sa, le proposte alternative sono state accettate senza troppe difficoltà. «Gli organizzatori del Gay Pride hanno dimostrato la massima ragionevolezza. Nessuno vuole creare problemi alla città e ai bolognesi», aveva detto al Carlino il prefetto Vincenzo Grimaldi. «Il rapporto con le istituzioni è stato assolutamente positivo, di dialogo e reciproco ascolto — conferma Emiliano Zaino, presidente del Cassero —. In questo modo si sono trovate sempre soluzioni utili, nel rispetto dei luoghi e dei cittadini».

Chi invece dovrà fare buon viso a cattiva sorte sono gli ambulanti della Piazzola, che si tiene proprio in piazza VIII Agosto. Per sabato 28 giugno il Comune ha intimato lo sfratto al mercato. Per ora si sta cercando un accordo per fissare una giornata ‘di recupero’.

Se i commercianti non accettassero questa soluzione, «dovremo emanare un’ordinanza urgenze per ragioni di sicurezza», fanno sapere da Palazzo d’Accursio. In questo caso, agli ambulanti non sarebbe concesso alcuna giornata supplementare di mercato.

In Comune, il Gay Pride non sembra togliere il sonno. «Nessuna preoccupazione — afferma il sindaco, Sergio Cofferati —. E’ una manifestazione politica come tante altre. E noi, quindi, non abbiamo un ruolo diretto nella preparazione della manifestazione, che spetta a Prefettura e Questura».

Franco Grillini, deputato socialista, presidente onorario dell’Arcigay, candidato sindaco nel 2009, sarà in prima fila. La manifestazione di giugno, anticipa, «avrà una forte connotazione politica». Se alle elezioni del 13-14 aprile vincerà il Pdl, il Gay Pride «sarà una manifestazione contro la destra omofoba al governo». Se vincerà il Pd, «sarà una manifestazione di rivendicazione».

L’ultimo Gay Pride nazionale ospitato a Bologna data luglio 1995. Secondo gli organizzatori, arrivarono oltre 20mila persone. Da mesi gli organizzatori sono al lavoro per reclutare volontari, dalla segreteria alla ricerca fondi, dai trasporti al servizio hostess, dal volantinaggio alla security. Con l’obiettivo di «superare il risultato di 12 anni fa, nel giorno esatto in cui il Cassero festeggia i 25 anni di vita».
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FORZA NUOVA: NO AL GAY PRIDE, Sì ALLE LISTE CIVICHE PER IL COMUNE.
Dall'annuncio di iniziative «beffarde» contro il Gay Pride del 28 giugno alla disponibilità a un accordo con i civici di Guazzaloca per le amministrative del 2009.

(Erica Ferrari - Il Resto del Carlino) Dall'annuncio di iniziative «beffarde» contro il Gay Pride del 28 giugno alla disponibilità a un accordo con i civici di Guazzaloca per le amministrative del 2009, a patto che si resti nell’ambito del civismo. C’è spazio anche per le questioni bolognesi alla conferenza stampa di presentazione dei candidati di Forza Nuova per le politiche del 13-14 aprile. La formazione ha liste indipendenti per Camera e Senato, guidate in Emilia Romagna dal vicepresidente nazionale Gianni Correggiari e da Ugo Bertaglia.

L’indipendenza dai partiti sarà anche il must per le amministrative del 2009, per cui «escludiamo accordi con i partiti, non escludiamo invece accordi tra liste civiche», dice Correggiari. Dunque, se quella dei sostenitori di Guazzaloca sarà una lista civica «potremmo aderire o appoggiare». Quanto al Gay Pride - «una cosa che ai bolognesi non interessa» -, Correggiari promette «pressione per far in modo che sia spostato il più possibile lontano da Bologna».

L’illustrazione del programma politico di Forza Nuova spetta al candidato premier Roberto Fiore, ieri a Bologna per un tour elettorale e a San Giovanni in Persiceto per una cena con i simpatizzanti. Che il partito si ponga come alternativa a Pd e Pdl lo mostra lo stesso manifesto, raffigurante un fondoschiena (con scritto sopra ‘destra’ e ‘sinistra’) nell’atto di schiacciare un uomo, e lo slogan ‘il potere ti schiaccia’. Tra i punti salienti, l’irrigidimento della legge sull’immigrazione Bossi Fini, la statalizzazione di sanità e autostrade e la difesa dei valori cristiani.

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Patacche discriminanti. Per Francesco Bruno Giuda Iscariota forse era nevrotico e gay.

Viveva in un perenne conflitto con se stesso, volendo essere il migliore e non potendolo essere.

(Agi) ''Giuda Iscariota? Nevrotico e potenzialmente omosessuale. Ponzio Pilato? Un egoista, il prototipo dei politici attuali''. Sono le conclusioni alle quali e' arrivato il crimonologo e psicopatologo forense Francesco Bruno, che ha tracciato per il sito ''papanews.it'' il profilo psicologico e criminale del traditore di Cristo e di chi lo condanno' alla crocifissione. ''Giuda - spiega - era un nevrotico. Viveva in un perenne conflitto con se stesso, volendo essere il migliore e non potendolo essere. Spesso, dietro al tradimento si nasconde questa volonta' morbosa di essere primi sapendo di non averne le capacita'''. E dietro ogni nevrosi, aggiunge il prof. Bruno, ''esiste sempre un problema a sfondo sessuale''. In particolare, ''Giuda, puo' essere considerato potenzialmente un omosessuale''. Ponzio Pilato, per il prof. Bruno, era invece ''un soggetto assolutamente 'normale', un opportunista, uno che agisce per convenienza, un uomo di potere che preferisce il compromesso alla morale e condanna un innocente come Gesu'. In un certo qual modo, rappresenta il prototipo 'ante litteram' di certi politici attuali. Quanti Ponzio Pilato esistono nella nostra classe dirigente? Un oceano, tantissimi. Come dire - conclude il crimonologo - che Ponzio Pilato ha fatto scuola ed e' rimasto in 'buona' compagnia''.
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Ndr. E' proprio vero che la mamma dei cretini è sempre incinta... Ci piacerebbe conoscere l'opinione di Monsignor Ravasi in proposito. Probabilmente non sarà d'accordo.

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Sondaggi in Belgio: un terzo dei gay diserterà il Gay Pride 2008.

(Babilonia) Il sito omosessuale belga GayID ha appena rivelato l’esito di un sondaggio presso la popolazione gay locale. Un terzo degli intervistati si dichiara poco interessato al prossimo Gay Pride, che si terrà il 17 maggio. Contesta i dati l’altra comunità virtuale gay, GayBelgium, sostenendo che gli intervistati hanno spesso meno di 21 anni e sono mediamente residenti nelle Fiandre, ossia un po’ lontano da Bruxelles.
Comunque stiano le cose, è un segnale più che percepibile della progressiva disaffezione degli omosessuali di Belgio dalle parate gay. In fondo, commentano da GayID, godono di una condizione di grande inserimento sociale, che consente il disimpegno politico e sociale nella rivendicazione di ulteriori diritti attraverso i cortei festanti.

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Blogbabel si è stufata e chiude.

blogbabel(Gennaro Carotenuto) Spiegavo pochi giorni fa ad un’amica cos’è Blogbabel. Una maniera di registrare chi parla, come ne parla, a chi fa riferimento nel mondo dei siti personali e di quello che chiamiamo Giornalismo partecipativo in Italia. Attualmente il servizio di BB è autosospeso. Spero per poco, ma condivido i motivi della protesta dei gestori del sito e solidarizzo con loro.

Cosa fa Blogbabel: visita (con un robot) i feed rss di un numero enorme di siti e ne considera le connessioni, i link e li classifica. E’ quello che fa Technorati, ma in maniera più sofisticata, dietro la quale c’è un bel po’ di lavoro umano, che soprattutto elimina buona parte delle possibilità di barare, per esempio segando tutti i replicanti. Succede però che un tipo, tale Paul, per motivi non chiari, minacci (poi ritiri la mano, poi la rilanci, poi la ri-ritiri) di portare Blogbabel in tribunale.

Perché? Non ci vuole stare e vuole essere cancellato. Sostiene che Blogbabel sia un’iniziativa a scopo di lucro perché ha gli Adsense di Google. Beh, anche Giornalismo partecipativo ha gli Adsense (2-300 dollarini l’anno?) e forse a Blogbabel ne entra qualcuno in più ma dubito che si arricchiscano. Dice che lui ci mette i contenuti e Blogbabel ingrassa. Ma in realtà l’unica cosa che fa Blogbabel è rilevare non i suoi contenuti ma chi lo linka, e mandargli lettori, manco a dirlo gratuitamente.

A me sembra del tutto pretestuoso. I feed sono pubblici (i contenuti possono essere sottoposti a diversi tipi di licenza, copyright, creative commons…) ma qui è come se dicessi: tutti quelli che leggono questo sito dalla provincia di… Messina non si azzardino ad entrare altrimenti li denuncio.

La cosa è anzi così pretestuosa da far pensare ad altro, servizi come OKNotizie, di proprietà di Telecom Italia, oppure NetMonitor di Repubblica, o Wikio, o servizi analoghi di Google, sono servizi a tutti gli effetti commerciali che convogliano enormi quantità di contatti e visitatori e denari, ma non risulta ci siano iniziative analoghe per impedire loro di lavorare come succede con BB. Che ci sia voglia di silenziare proprio Blogbabel, un servizio amatoriale, ma che in questi anni è diventato un riferimento importante, per occuparne lo spazio (rilevante) e sostituirlo con un servizio commerciale identico o analogo?

Insomma qualcuno va dietro a questo Paul, gli dà ragione: in fondo che vi costa farlo contento… Blogbabel (e io sono d’accordo con BB) risponde che non è quello il punto, il punto è il diritto di rilevare ciò che è pubblico. Il tipo insiste, insiste, insiste, fino a che la corda si spezza e BB si autosospende.

Tutti questi giocattoli, che giocattoli non sono, e che messi tutti insieme cambiano la maniera di comunicare nel XXI secolo, si basano sul lavoro volontario di persone. Se ci trovano gusto bene, sennò, come oggi per Blogbabel, si chiude. Vale anche per questo sito. Siamo fragili perché siamo forti. Non dipendiamo dall’economia, dai soldi, dal dollaro o dall’euro che gira, dalla pubblicità, dagli sponsor, ma dalla passione e dalla necessità di dire cose. Siamo forti perché siamo liberi e non dipendiamo da Coca-Cola o Nestlé come i media mainstream e i servizi commerciali che se non guadagnano si chiudono dalla sera alla mattina. Siamo fragili perché basta che arrivi qualcuno (i vecchi amici sanno che anche qui è successo) che vuol distruggere e la nostra volontaria resistenza ha un limite. E distruggere è facile, è costruire che è difficile.

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Rivelazioni piccanti. I calciatori pazzi per la pornostar. Elena Grimaldi regina della Serie A.

(TGCom) Il suo cuore batte per un difensore, Massimo Oddo, ma con lei vanno in pressing gli attaccanti. La pornostar Elena Grimaldi, 25 anni, tifosa del Brescia, fa girare la testa a mezza serie A. E alla "Gazzetta dell Sport" rivela: "I giocatori mi fanno proposte di ogni genere. Sono cafoni e volgari". I più assidui? "Quelli di Inter e Milan". I nomi? Nessuno, ma c'è un goleador non più così giovane che per lei farebbe pazzie...

La reginetta dell'hard nazionale è da sempre legatissima al mondo del calcio. Da giovanissima ha sposato un calciatore (ma di questo preferisce non parlare) e da sempre è una fan accanita del Brescia.

"E' la mia squadra del cuore, appena posso vado allo stadio. Semi nascosta, ovviamente. prima ci andavo più spesso con mio fratello, ma ora ho troppi impegni e la sto trascurando", dice.

E se Elena si trova perfettamente a suo agio nelle curve dello stadio, i calciatori di Serie A farebbero di tutto per adagiarsi sulle sue. "E senza troppi giri di parole - racconta -. Una sera ne incontro due in un ristorante, a Milano: dopo un po' che parliamo, mi chiedono subito di seguirli a casa loro, per un ménage a trois. Ma con me non funziona così. Un pizzico di romanticismo ci vuole ancora".

Un calciatore che le fa girar la testa esiste: è Massimo Oddo, difensore rossonero: "E' bellissimo - afferma la pornostar -. L'ho visto ad una festa, non ho avuto il coraggio di parlarci, mi tremavano le gambe. E poi lo dicono anche le mie amiche, l'impressione è che sia un toro da monta". Peccato che a cercare di andare in gol con lei sia un attaccante di razza: "Meglio non fare nomi. Ma è uno che ha segnato tantissimi gol e non è più giovanissimo...".

Del Brescia apprezza il mister Serse Cosmi, trascinatore carismatico, e come ogni madrina che si rispetti, promette: "Se andiamo in A, mi spoglio! Uno strip in piazza della Repubblica per la squadra e i tifosi. Chissà che festa, tutti dentro la fontana...". E da sabato prossimo, siamo certi che la tifoseria del Brescia sarà molto...calda!

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